25/02/2022
Di seguito pubblichiamo un Comunicato Stampa rilasciato dalla Isaia & Isaia S.p.A. (nostro Socio Fondatore) in occasione della sottoscrizione di un protocollo d’intesa per la creazione di un laboratorio di camiceria all’interno del Penitenziario di Santa Maria Capua Vetere in provincia di Caserta
“Ancora una volta Isaia si impegna in un progetto a forte impatto sociale nella regione Campania, territorio nel quale il marchio sartoriale è nato e a cui sente profondamente di appartenere.
Al fianco della Fondazione Isaia, il brand di Casalnuovo sigla infatti un protocollo d’intesa con la Casa Circondariale di Santa Maria Capua Vetere, rappresentata dal Direttore dell’istituto Dr.ssa Donatella Rotundo, lungo una dinamica operativa che si svolge su un arco triennale.
Si tratta di uno slancio progettuale di vasta portata, che interessa detenuti che in questo modo saranno preparati ad affrontare un nuovo futuro lavorativo e ottenere una dignità di riscatto.
Nell’economia e sviluppo di questa iniziativa, la Fondazione Isaia ricopre il ruolo di consulente e supervisore, cioè di “advisor” della Casa Circondariale, assumendosi la direzione operativa volta alla creazione del progetto, nonché la valutazione degli standard e i compiti di verifica operativa dei risultati. All’occorrenza proporrà anche i correttivi necessari, svolgendo un ruolo di coordinamento delle varie attività. La Isaia & Isaia Spa, invece, si incarica del coordinamento nei diversi aspetti della pianificazione produttiva e riveste le funzioni concernenti l’expertise tecnico-sartoriale.
L’oggetto del protocollo verte sulla promozione di un programma finalizzato alla creazione all’interno di un laboratorio di camiceria. Un workshop appositamente studiato e specializzato situato nella casa circondariale. L’obiettivo è di varare una produzione tessile per il confezionamento delle camicie in dotazione al personale maschile e femminile della Polizia Penitenziaria. Il fabbisogno annuo può essere stimato in circa 28.500 camicie bianche, una produzione di tutto rispetto che interessa il Paese intero.
Il programma è rivolto alle persone detenute per incentivarne il percorso riabilitativo mirato al reinserimento sociale e ad offrire in seguito concrete possibilità occupazionali. Una piattaforma che diventa fondamentale anche al fine di una prevenzione della recidiva.
Il progetto garantisce l’identificazione di percorsi professionalizzanti volti ad acquisire il know-how di base nel settore tessile e, appunto, la base formativa e di esperienza per affrontare una vera vita lavorativa nel settore manifatturiero.
La cooperazione tra le diverse parti va quindi intesa a partire dallo studio del layout di progetto fino alla pianificazione produttiva, dalla formazione di base dei detenuti per arrivare al controllo di qualità. Tutti i partecipanti, alla fine dell’esperienza della durata di tre anni, riceveranno un certificato professionale che diviene attestazione e passaporto per entrare a buon diritto nel mondo del lavoro.”
(Foto di copertina e in alto tratte dall’articolo “Cucite in carcere la camicie degli agenti” – Il Mattino, 25.02.2022)