23/12/2021

I mestieri d’arte della campania – la ceramica

Con questo articolo iniziamo un percorso nelle eccellenze del nostro artigianato con le quali ci siamo confrontati grazie alla partecipazione alla delegazione della Regione Campania per Expo Dubai.

Nella prima tappa scopriamo un mestiere antichissimo ma ancora di grande fascino accompagnati da due guide d’eccezione 

Annarita De Blasio è Direttore Territoriale di CNA Campania Nord

Elvio Sagnella è maestro ceramista

L’artigiano ceramista potrebbe anche non avere il dono della parola.

Il mondo inizia con Dio che prende un pugno di argilla e crea l’uomo, magicamente questo avviene attraverso il gesto del torniante che con la pressione delle mani trasforma la terra, la stringe, l’allunga, l’allarga a suo piacimento dando forma alla materia attraverso la sola pressione delle mani.

Questo gesto della magia delle mani attrae ancora oggi, nelle nostre botteghe , migliaia di visitatori, questo gesto che incanta bambini ed adulti è l’elemnento cardine per continuare una tradizione che in Campania è secolare influenzata dalle diverse dominazioni che si sono succedute e che potremmo sintetizzare in due momenti come quelli più rappresentativi per la Campania

Il vaso di Assteas, (visibile nella copertina di questo articolo), realizzato nel terzo secolo avanti Cristo da questo ceramista di origine greca venuto a lavorare nelle botteghe di Paestum, è ritenuto dai critici d’arte uno dei vasi più belli al mondo con la simbologia del ratto d’Europa (e non a caso Napoli nei secoli ha sempre rapito l’Europa ed il mondo intero con le sue bellezze con la sua manualità).

L’altro periodo sicuramente fondamentale nella storia dell’arte non solo ceramica è sicuramente il 1700 con l’esplosione di quello che si può definire “ il rinascimento “ in Campania e nel Regno delle due Sicilie. Il barocco e successivamente il rococò hanno influenzato fortemente la produzione ceramica in Campania che raggiunge il massimo vertice di raffinatezza con le manifatture di Capodimonte dove Carlo di Borbone ma soprattutto sua moglie Amalia di Sassonia vollero fortemente questa manifattura che ha arricchito di bellezza il mondo intero.

La ceramica, o per essere più precisi “ la maiolica“, in Campania è tuttora un arte importante che si continua in 7 centri, diversi per storia, tradizione e cultura territoriale.

La ceramica campana è scultura/ architettura/pittura. Forme, colori, geometrie, raccontano la fantasia di un popolo che trasforma la sua manualità e la sua allegria in opere d’arte. I nostri oggetti sono prevalentemente “ arredamento “ palazzi, piazze, strade, tavola imbandite abbellite da una fantasia cromatica. I nostri artigiani ceramisti mettono in campo il sapere di generazioni, l’esperienza tramandata da padre in figlio, accumulate con interminabili giornate di lavoro frutto della passione, dell’amore per il proprio lavoro, purtroppo non sempre riconosciuto e ripagato in modo giusto dalla situazione commerciale in cui si vive.

Ma solo preservando e sostenendo l’artigianato di nicchia che potremo reggere lo tsunami della globalizzazione, solo trasferendo questa manualità alle nuove generazioni con una visione innovativa potremo conservare e salvaguardare la magia del fare campano.

 

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